Prevenzione Cardiovascolare: Controllare I Fattori di Rischio

Fattori di Rischio Cardiovascolare

I risultati si riferiscono allo studio cardine EMPA-REG OUTCOME, sostenuto da Boehringer Ingelheim ed Eli Lilly and Company (NYSE: LLY), il primo studio su una terapia per il diabete a dimostrare una riduzione della mortalità cardiovascolare in adulti con diabete di tipo 2 e malattia cardiovascolare accertata. Per valutare quello che viene definito il rischio globale assoluto di malattia cardiovascolare si utilizzano le cosiddette funzioni di rischio derivanti da studi longitudinali su gruppi di popolazione tenute sotto controllo nel tempo. Al contrario, per un buon controllo pressorio e per migliorare l’aderenza terapeutica si suggerisce l’utilizzo di combinazioni di antiipertensivi a dosi fisse in un’unica compressa e c’è la tendenza all’uso di un’associazione di farmaci fin dall’inizio del trattamento. Può inoltre accadere che non siano prescritte le combinazioni di antiipertensivi fra lanoxin farmaci-cardiovascolari.com loro più efficaci e che ci sia una certa inerzia nell’aggiustamento della terapia rispetto alle caratteristiche cliniche dei pazienti». «Grazie all’esistenza di farmaci efficaci e ben tollerati, a partire dalle cinque classi di prima scelta, oggi sarebbe possibile un buon controllo pressorio nel 90% dei pazienti, mentre le percentuali rimangono ancora inferiori perché spesso questi farmaci non sono utilizzati nel modo corretto», spiega il professor Enrico Agabiti Rosei, presidente della Società europea di ipertensione, direttore del dipartimento di Scienze cliniche e sperimentali dell’Università di Brescia e del dipartimento di medicina dell’azienda Spedali civili di Brescia, «innanzitutto bisogna agire nei confronti dell’aderenza alla cura, dato che dopo un anno il 50% circa dei pazienti interrompe o modifica la terapia.

Proprio il carciofo è attualmente al centro di studi che hanno come obiettivo quello di estrarre i suoi principi attivi benefici per il controllo di questo fattore di rischio cardiovascolare. E con l’ingresso dello smartphone nella tua vita quotidiana, alcune operazioni di controllo come la misurazione della frequenza cardiaca, della pressione sanguigna e di altri indicatori di rischio, possono diventare una routine più semplice da attuare e piacevole da eseguire per monitorare la tua salute. Come per altri alimenti di origine vegetale anche i fagiolini possono dare luogo ad allergie. «Si tratta di una questione oggi assai dibattuta in quanto valori pressori così bassi possono dare benefici ad alcuni, ma non a tutti i pazienti», prosegue Agabiti Rosei, «anzi, per alcuni soggetti una riduzione aggressiva potrebbe risultare anche pericolosa perché si potrebbe verificare una diminuzione della perfusione di organi vitali ed è quindi necessario trovare degli indicatori che favoriscano la personalizzazione del trattamento e l’appropriatezza rispetto a ogni singolo paziente».

Lo studio ha preso in esame persone che hanno sollevato pesi grazie a macchinari presenti nelle palestre, ma il professor Lee ha precisato che ciò non è necessario per ottenere benefici per il nostro cuore, anche perché i nostri muscoli non conoscono la differenza tra portare pesanti buste o sollevare un manubrio. Categoria: PrevenzioneLa principale causa di morte in Italia (39% maschi, 48% femmine) è rappresentata dalle malattie dell’apparato cardiovascolare come conseguenza dell’aterosclerosi che colpisce principalmente cuore, cervello e reni. Ciò consente di valutare l’area e la funzionalità delle valvole cardiache, eventuali comunicazioni anomale tra il lato sinistro e destro del cuore, eventuali fuoriuscite di sangue attraverso le valvole (rigurgito valvolare), così come il calcolo della gittata cardiaca e della frazione di eiezione. Campi di applicazione: chirurgia coronarica (by-pass aorto coronarico in CEC o a cuore battente); chirurgia delle valvole cardiache (aortica e mitrale), riparazione della valvola mitrale per via mini invasiva; chirurgia degli aneurismi aortici; chirurgia della fibrillazione atriale. In questa analisi post hoc, i partecipanti allo studio sono stati raggruppati in base al tipo di malattia cardiovascolare al basale, tra cui: storia di infarto, ictus, insufficienza cardiaca, fibrillazione atriale e arteriopatia periferica.

Ingelheim, Germania e Indianapolis, USA, novembre, 2016 - Nuovi risultati presentati al Congresso 2016 dell’American Heart Association dimostrano che empagliflozin riduce in modo consistente il rischio di mortalità cardiovascolare, indipendentemente dal tipo di malattia cardiovascolare al basale, rispetto a placebo, quando aggiunto a terapia standard in adulti con diabete di tipo 2 e malattia cardiovascolare accertata. Le dislipidemie e il diabete cardizem https://farmaci-cardiovascolari.com sono frequentemente associati all’ipertensione, ma rappresentano fattori di rischio clinico anche altre condizioni come alterazioni della funzione renale, il sovrappeso, l’obesità e la sindrome metabolica. Numerosi studi hanno di recente anche messo in luce il ruolo degli elevati livelli plasmatici di acido urico, che risultano associati nel 25% dei casi all’ipertensione, con una percentuale che cresce più è elevato il valore della pressione. L’intervento terapeutico si ritiene necessario quando la concentrazione di acido urico nel sangue supera i 6,5 mg/dl, valore che può aumentare significativamente il rischio cardiovascolare, benché alcuni studi suggeriscano un intervento anche più precoce, quando si raggiungono i 5,5 mg/dl. Attraverso un semplice questionario è possibile ottenere un profilo del rischio cardiovascolare individuale.

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